La vetrina del calcolo meccanico ad Urbino
“Ogni vetrina inutilizzata è una risorsa sprecata – dice Alessandro Bogliolo, responsabile del progetto – una mancata opportunità di dialogo tra la città e chi la frequenta. Corso Garibaldi 66 è lo spazio dedicato alla sperimentazione di modi sempre nuovi per utilizzare le vetrine come strumenti di riqualificazione urbana e comunicazione culturale.”
L’INSTALLAZIONE
L’invenzione della rappresentazione posizionale dei numeri è una pietra miliare nella storia dell’umanità . La traduzione latina del XII secolo di un trattato persiano dell’825 d.C. ha portato in Occidente il sistema di numerazione in base 10, ideato in India. Da allora non è cambiato solo il nostro modo di rappresentare i numeri, ma la nostra capacità di elaborarli in modo algoritmico.
“Alla base del funzionamento di qualsiasi calcolatore – dice Alessandro Bogliolo – c’è l’algoritmo per il calcolo dell’addizione in colonna, che tutti noi impariamo alle elementari. A renderlo possibile è la rappresentazione stessa dei numeri.”
La vetrina racconta la storia prodigiosa dei numeri in base 10, soffermandosi in particolare sulla prima metà del ‘900, quando vennero realizzate calcolatrici meccaniche che, meglio di quelle che le hanno precedute e delle tante che le avrebbero seguite con l’avvento dell’elettronica, danno evidenza delle potenzialità del calcolo algoritmico.
La vetrina mostra numeri e ingranaggi, presenta 10 modelli di calcolatrici meccaniche e ne illustra le modalità di funzionamento per il calcolo delle 4 operazioni. I passanti possono esplorare la vetrina in autonomia, lasciarsi guidare dal video, o utilizzare il proprio cellulare per accedere a video-tutorial e quiz scansionando i QRcode.
La vetrina del calcolo meccanico è stata realizzata da DIGIT srl in collaborazione con Mateureka, il Museo del Calcolo di Pennabilli (Rimini), con il supporto tecnico della Stark di Cagli.
CORSO GARIBALDI 66 E IL PROGETTO VETRINE ATTIVE
Corso Garibaldi 66 è l’indirizzo della vetrina che DIGIT srl ha deciso di mettere a disposizione del progetto VETRINE ATTIVE per farne oggetto di studio e sperimentazione. Si tratta di una vetrina senza negozio, che instaura dialoghi con i passanti.
La vetrina del calcolo meccanico è il sesto esperimento di vetrina attiva per la comunicazione culturale messo a punto da DIGIT srl.In luglio e agosto 2019 la vetrina è stata allestita in collaborazione con il distaccamento dei Vigili del fuoco e con la Libreria Montefeltro per raccontare la storia di Fahrenheit 451, creando l’atmosfera evocativa, offrendo spunti e riferimenti al romanzo ed esponendone giorno dopo giorno le pagine per consentire ai passanti abituali di leggerlo per intero e a quelli occasionali di incuriosirsi leggendone poche pagine. Si è trattato di un esempio di vetrina-cantastorie.
In settembre e ottobre la vetrina ha raccontato ai passanti la storia straordinaria di Maria Montessori e Maria Antonietta Paolini, ricreando ambientazioni della prima metà del Novecento con materiali didattici originali e documenti inediti appartenuti alle due protagoniste, sperimentando così su piccola scala l’idea di vetrina-biografica.
Da novembre 2019 a gennaio 2020 la vetrina è diventata didattica. Avendo per tema il coding e il pensiero computazionale ha proposto enigmi che si potevano cogliere e risolvere senza l’ausilio di strumenti elettronici (cosiddetti unplugged). Ma avendo a disposizione uno smartphone la vetrina reagiva giocando con i passanti su schermo e proponendo attività in realtà aumentata che cambiavano ogni due giorni.
Dal 27 gennaio a luglio 2020, la vetrina è stata dedicata alla memoria dell’olocausto, proponendo ai passanti di immedesimarsi nei protagonisti attraverso le testimonianze scritte, l’ambientazione, le fotografie con soggetti evidenziati in rosso e la foto sul grande schermo i cui protagonisti, dietro al filo spinato, assumevano i lineamenti di chi si avvicinava alla vetrina. Si è trattato di un esperimento di vetrina emozionale.
Da agosto 2020, la vetrina ha ospitato un museo del rinascimento urbinate, realizzato in collaborazione con l’Università di Urbino, l’ITIS Mattei, il Guado, l’Atelier di Battista e la Stark, divenendo prototipo di museo diffuso, per dimostrare la possibilità di utilizzare le vetrine del centro storico di Urbino per amplificare, promuovere, estendere e complementare i contenuti dei musei della città .
Il numero di passanti dei quali la vetrina è riuscita a catturare l’attenzione ha superato le 1000 persone al mese.
L’invenzione della rappresentazione posizionale dei numeri è una pietra miliare nella storia dell’umanità . La traduzione latina del XII secolo di un trattato persiano dell’825 d.C. ha portato in Occidente il sistema di numerazione in base 10, ideato in India. Da allora non è cambiato solo il nostro modo di rappresentare i numeri, ma la nostra capacità di elaborarli in modo algoritmico.
“Alla base del funzionamento di qualsiasi calcolatore – dice Alessandro Bogliolo – c’è l’algoritmo per il calcolo dell’addizione in colonna, che tutti noi impariamo alle elementari. A renderlo possibile è la rappresentazione stessa dei numeri.”
La vetrina racconta la storia prodigiosa dei numeri in base 10, soffermandosi in particolare sulla prima metà del ‘900, quando vennero realizzate calcolatrici meccaniche che, meglio di quelle che le hanno precedute e delle tante che le avrebbero seguite con l’avvento dell’elettronica, danno evidenza delle potenzialità del calcolo algoritmico.
La vetrina mostra numeri e ingranaggi, presenta 10 modelli di calcolatrici meccaniche e ne illustra le modalità di funzionamento per il calcolo delle 4 operazioni. I passanti possono esplorare la vetrina in autonomia, lasciarsi guidare dal video, o utilizzare il proprio cellulare per accedere a video-tutorial e quiz scansionando i QRcode.
La vetrina del calcolo meccanico è stata realizzata da DIGIT srl in collaborazione con Mateureka, il Museo del Calcolo di Pennabilli (Rimini), con il supporto tecnico della Stark di Cagli.
CORSO GARIBALDI 66 E IL PROGETTO VETRINE ATTIVE
Corso Garibaldi 66 è l’indirizzo della vetrina che DIGIT srl ha deciso di mettere a disposizione del progetto VETRINE ATTIVE per farne oggetto di studio e sperimentazione. Si tratta di una vetrina senza negozio, che instaura dialoghi con i passanti.
La vetrina del calcolo meccanico è il sesto esperimento di vetrina attiva per la comunicazione culturale messo a punto da DIGIT srl.In luglio e agosto 2019 la vetrina è stata allestita in collaborazione con il distaccamento dei Vigili del fuoco e con la Libreria Montefeltro per raccontare la storia di Fahrenheit 451, creando l’atmosfera evocativa, offrendo spunti e riferimenti al romanzo ed esponendone giorno dopo giorno le pagine per consentire ai passanti abituali di leggerlo per intero e a quelli occasionali di incuriosirsi leggendone poche pagine. Si è trattato di un esempio di vetrina-cantastorie.
In settembre e ottobre la vetrina ha raccontato ai passanti la storia straordinaria di Maria Montessori e Maria Antonietta Paolini, ricreando ambientazioni della prima metà del Novecento con materiali didattici originali e documenti inediti appartenuti alle due protagoniste, sperimentando così su piccola scala l’idea di vetrina-biografica.
Da novembre 2019 a gennaio 2020 la vetrina è diventata didattica. Avendo per tema il coding e il pensiero computazionale ha proposto enigmi che si potevano cogliere e risolvere senza l’ausilio di strumenti elettronici (cosiddetti unplugged). Ma avendo a disposizione uno smartphone la vetrina reagiva giocando con i passanti su schermo e proponendo attività in realtà aumentata che cambiavano ogni due giorni.
Dal 27 gennaio a luglio 2020, la vetrina è stata dedicata alla memoria dell’olocausto, proponendo ai passanti di immedesimarsi nei protagonisti attraverso le testimonianze scritte, l’ambientazione, le fotografie con soggetti evidenziati in rosso e la foto sul grande schermo i cui protagonisti, dietro al filo spinato, assumevano i lineamenti di chi si avvicinava alla vetrina. Si è trattato di un esperimento di vetrina emozionale.
Da agosto 2020, la vetrina ha ospitato un museo del rinascimento urbinate, realizzato in collaborazione con l’Università di Urbino, l’ITIS Mattei, il Guado, l’Atelier di Battista e la Stark, divenendo prototipo di museo diffuso, per dimostrare la possibilità di utilizzare le vetrine del centro storico di Urbino per amplificare, promuovere, estendere e complementare i contenuti dei musei della città .
Il numero di passanti dei quali la vetrina è riuscita a catturare l’attenzione ha superato le 1000 persone al mese.
DIGIT srl è uno spin-off dell’Università di Urbino, costituitosi nel 2019 come srl innovativa e società benefit. I 10 soci fondatori sono docenti, dipendenti e laureati dell’Università di Urbino con competenze negli ambiti delle scienze e tecnologie informatiche, della matematica, dell’economia, delle scienze sociali, del diritto e dell’imprenditorialità . La missione dell’azienda è quella di fare innovazione sociale usando le tecnologie della comunicazione e dell’informazione per favorire la partecipazione attiva dei cittadini. In qualità di società benefit, DIGIT srl si prefigge l’obiettivo di avere un impatto sociale positivo.
DIGIT srl ha sede a Urbino, in Corso Garibaldi 66-68. La scelta di stabilire la propria sede nella via principale di una città centro storico UNESCO è coerente con la visione aziendale e con la convinzione che le vetrine possano servire a cambiare la percezione e la fruizione delle aree urbane sulle quali si affacciano.
MATEUREKA – IL MUSEO DEL CALCOLO DI PENNABILLI
Mateureka, il Museo del Calcolo di Pennabilli (Rimini), vincitore nel 2009 del premio Apifarfalle della Provincia di Pesaro-Urbino, nel 2014 del premio nazionale Montefeltro per la sezione Cultura e Scienze per il rigore scientifico utilizzato nel percorso espositivo, ha ottenuto la benemerenza civica, nel 2016,
dall’Amministrazione Comunale di Pennabilli e l’importante riconoscimento di Mate in Italy, mostra sulla matematica in Italia, che ha segnalato Mateureka come sito di eccellenza per la divulgazione matematica. È sponsor della manifestazione internazionale Matematica senza Frontiere, che coinvolge 270.000 studenti provenienti da 10.000 classi di 38 Nazioni e, dal 2020, è presente come “city rebel” nel Farm Cultural Park di Favara (Sicilia).
Sul sito www.mateureka.it è possibile effettuare la visita virtuale dei 4 piani del museo.
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