L’ITALIA HA PERSO IL SORRISO? Gen Z, quanto sono felici i nostri giovani? - BussolaScuola

Di ultima pubblicazione

venerdì 26 maggio 2023

L’ITALIA HA PERSO IL SORRISO? Gen Z, quanto sono felici i nostri giovani?

 L’ITALIA HA PERSO IL SORRISO?

AL FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE PRESENTATI I RISULTATI DEL SONDAGGIO IPSOS SULLA DISTANZA TRA NOI E LA NOSTRA FELICITÀ.

Solo il 48% degli italiani si dice abbastanza o molto felice, contro il 57% del resto del mondo.

Scuola: la Gen Z promuove con un 6 in pagella la propria esperienza scolastica

Trieste, 26 maggio 2023 - Meno di 1 Italiano su 2, il 48%, considera la sua vita abbastanza o
molto felice, un dato nettamente inferiore rispetto alla media mondiale, pari al 57%.
Diversa era la situazione nel 2020, prima della pandemia, quando la felicità degli italiani
raggiungeva il 62%. Un calo di 14 punti percentuali, a fronte di un decremento molto più contenuto
a livello globale (dal 63% al 57%).
Questa dinamica è iniziata anche prima del Covid e ha visto il livello di felicità passare in poco più
di 10 anni dal 73% al 48%, mentre a livello mondiale la stessa incidenza è passata dal 77% al
57%. Uno scenario che ci racconta come nel resto del mondo siano più felici.

È quanto emerge dai risultati dell’indagine Global Trends di Ipsos presentata in occasione del
Festival della comunicazione non ostile “Distanze – effetti lontani e cose vicine, ideato da
Parole O_Stili e organizzato da SpazioUau, in corso fino a domani a Trieste.


Quanto sono felici i nostri giovani?

Quasi 6 su 10 dichiarano di essere abbastanza o molto felici, secondo il sondaggio realizzato da
Ipsos su un campione di oltre 48.000 individui dai 16 ai 75 anni in 50 paesi, 1.000 dei quali in
Italia, che offre uno spaccato sulle diverse generazioni da cui emerge che i più giovani, la
cosiddetta “Gen Z” è nettamente più felice rispetto alle face di età più alta. A dichiararsi
abbastanza o molto felici è infatti il 58% degli under 25 Italiani, incidenza che per Millennials e
Generazione X scende di ben 10 punti percentuali (48%) e raggiunge il minimo per i baby
boomers, solo il 45% si sente felice.

La Gen Z guarda anche al futuro con maggiore ottimismo: il 48% prevede un miglioramento della
propria condizione nei prossimi 12 mesi, dato decisamente più alto rispetto ai Millennials (46%),
Generazione X (41%) e baby boomers che si fermano al 37%.

“La percezione della felicità da parte delle nuove generazioni è confermata anche dal loro
approccio ai social. Mentre noi adulti abbiamo usato Facebook e Twitter principalmente per lo
scambio di informazioni, pensieri, opinioni troppo spesso sfociate in polemiche dai toni aggressivi, i
giovanissimi, nel vivere le loro vite digitali, scelgono principalmente di esprimere questa loro
felicità, su piattaforme come TikTok o BeReal. Creatività e leggerezza (che non è però sinonimo di
superficialità) sono quindi due tratti importanti di una generazione naturalmente proiettata verso il
futuro e che ha bisogno di guardarlo con ottimismo.” - dichiara Rosy Russo, Presidente
dell’Associazione Parole O_Stili, evidenziando anche che - “Per i più giovani i social rappresentano
anche uno spazio dove veicolare messaggi importanti come quelli sul cambiamento climatico o
sull’impegno nella difesa dei diritti di tutti e tutte. E se noi adulti prendessimo esempio da loro?”



Quanta nostalgia del passato?
Tra le altre evidenze del sondaggio emerge anche una certa nostalgia nei confronti del passato, in
particolare tra i giovani: il 54% della generazione Z e il 53% dei millennials italiani dichiara che,
potendo scegliere, avrebbe preferito nascere all’epoca dei propri genitori, percentuale in discesa al
46% per la generazione X e al 39% per i baby boomers. Una nostalgia che sfiora la mitizzazione
del passato: più del 55% degli italiani vorrebbe che nel proprio Paese “tutto fosse come una volta”.
A proposito di benessere mentale
Altro fattore che emerge dal sondaggio è una consapevolezza della necessità di tutelare
maggiormente il proprio benessere mentale, bisogno condiviso dal 73% in Italia a fronte di un 80%
a livello mondiale.


Una nota positiva arriva dal mondo scuola.
Il 74,7% dei ragazzi e delle ragazze intervistate all’interno dell'indagine condotta dall’ Osservatorio
Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Università Cattolica, con il supporto di
Ipsos, ha espresso un giudizio positivo e superiore alla sufficienza nei confronti della loro
esperienza scolastica e della stessa istituzione.
Tra le diverse fasce d’età, i più soddisfatti sono i giovani che rileggono questa esperienza a
maggior distanza di tempo, ovvero quelli che oggi sono nella fascia dei trentenni (75,5%), seguiti
da quelli che hanno terminato gli studi da poco (74,2%).
Una soddisfazione che si esprime anche nelle esperienze formative fatte nei contesti lavorativi
durante il periodo scolastico: il 77,2% ha assegnato un voto tra il sufficiente e l’ottimo, addirittura il
dato raggiunge l’80% tra le ragazze.
I dati sono un’anticipazione dei risultati raccolti nel Rapporto Giovani 2023 (edizioni Il Mulino) in
libreria dal 16 giugno. L’indagine ha coinvolto 2.000 giovani italiani tra i 18 e i 34 anni.
Dati positivi confermati anche in apertura del Festival della comunicazione non ostile, venerdì
mattina, in occasione del momento dedicato al mondo della scuola “Tra me e il mio futuro”.
Sul palco si sono avvicendati diversi ospiti per parlare di competenze, sogni, pregiudizi e soft skill,
tutto questo alla luce del racconto della nuova piattaforma digitale di orientamento scolastico:


MiAssumo (about.miassumo.com), nata con l’obiettivo di aiutare gli studenti e le studentesse a
scoprire attitudini e sviluppare competenze, così da scegliere il proprio percorso di studi preferito e
accompagnarli nel mondo del lavoro con un curriculum vero e proprio.
Più di 600 ragazzi e ragazze in sala e oltre 15 mila ragazzi collegati da tantissime scuole in tutta
Italia hanno ascoltato il percorso di crescita professionale e umana di Samara Tramontana, l’ex
calciatrice di serie A, Regina Baresi e il docente di matematica youtuber, Elia Bombardelli,
moderati da Daniele Grassucci, founder di Skuola.net.

“Questi ragazzi e queste ragazze ci stanno dicendo che hanno voglia di immaginare già da subito il
loro futuro, e i dati di Osservatorio Giovani sulle esperienze formative ci dimostrano che hanno
voglia di mettersi in gioco. Anche per questo motivo diventa urgente creare un progetto da sistema
paese che connetta scuola, lavoro e famiglia. La piattaforma MiAssumo è la nostra risposta:
offrendo ai più giovani gli strumenti per orientarsi, li aiuta a scegliere con responsabilità. Quella
responsabilità che ancora una volta ci stanno dimostrando anche nell'alluvione dell’Emilia
Romagna. Viene da domandarsi se meritiamo una generazione così consapevole…”

La giornata di sabato sarà condotta da Pierluca Mariti, aka @piuttosto_che (stand up comedian e
influencer), e si aprirà con alcuni momenti di approfondimento sui temi dell’inclusione e delle
distanze, seguiti da un la tavola rotonda “Visti da dentro: tra fiction e verità” che metterà al
centro l’esperienza dei ragazzi dell’Istituto penale per minorenni di Airola, in provincia di Benevento
che, attraverso il Manifesto della Comunicazione non ostile promosso da Parole O_Stili, stanno
portando avanti una parte del loro percorso rieducativo. Tra gli ospiti anche Serena Codato che
interpreta il personaggio di Gemma nella fiction “Mare fuori”, Raffaella Vitelli, manager culturale
Mediterraneo Comune, e Luciana Delle Donne, imprenditrice social Founder and CEO at Officina
Creativa. A moderare l’incontro sarà Giovanni Grandi, docente di Filosofia Morale dell'Università
degli Studi di Trieste.

“Non ci sono più i social di una volta” è il titolo dell’incontro successivo focalizzato
sull’evoluzione dei social nel racconto dei suoi protagonisti e che potrà contare sulla presenza di
Padre Lucio Ruiz, Segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Capo Ufficio
del Servizio Internet Vaticano insieme a Cathy La Torre, avvocata, attivista LGBTQ+ e influencer,
Giorgio Soffiato, AD di Marketing Arena Spa e Giulio Pasqui, Founder di Webboh. Ad alternarsi
sul palco saranno poi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, e dell’università e delle
istituzioni.

Sempre nella mattina di sabato il momento “Dati per scontati: siamo consapevoli del valore
della nostra privacy?”, supportato da Google Italia e che andrà in onda in diretta su Radio Rai 1
all’interno della trasmissione “Eta Beta” di Massimo Cerofolini. Si parlerà di tutela della
riservatezza dei dati, con la partecipazione di Martina Colasante, Government Affairs & Public
Policy Manager di Google Italia, Nunzia Ciardi, Deputy Director General of the National
Cybersecurity Agency, Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati
personali e Donata Columbro, data humanizer e giornalista.

La mattinata proseguirà con la storia di PizzAut, un vero e proprio laboratorio di inclusione fondato
da Nico Acampora che ha portato all’apertura a Milano e Brescia dei primi due locali gestiti
interamente da persone nello spettro dell’autismo. A seguire l’intervento della fashion influencer
Paola Turani che parlerà del suo percorso da perito agrario a star del web e di quali siano le sfide
e le insidie da affrontare, in compagnia dell’attrice e content creator Valeria Angione.

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Indagine Ipsos Global Trends
Global Trends di Ipsos è una ricerca continuativa che l’istituto conduce dal 2013 e che nella sua
ultima edizione (da settembre a novembre 2022) ha visto il coinvolgimento di oltre 48.000 individui
dai 16 ai 75 anni in 50 paesi (di cui 1.000 in Italia).

Festival della Comunicazione non Ostile
Giunto alla sua sesta edizione quest’anno, il Festival che l’associazione senza scopo di lucro
Parole O_Stili organizza ogni anno a Trieste vuole essere un momento di incontro tra diversi
mondi e di confronto per sensibilizzare il pubblico rispetto a rischi e opportunità legati all’utilizzo
della rete e sull’adozione di una comunicazione non ostile. Il programma dettagliato e tutti gli ospiti
Main Partner: Eni e UniCredit Allianz Assicurazioni e UniCredit Allianz Vita.
Premium Partner: Almaviva, Google, Huawei, NTT Data, Pigna, Porto di Trieste, Sorgenia.

Parole O_Stili
Parole O_Stili, l’associazione Parole O_Stili è nata a Trieste nell’agosto 2016 con l’obiettivo di
responsabilizzare e educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile.
Promuove i valori espressi nel Manifesto della comunicazione non ostile e si rivolge a tutti i cittadini
consapevoli del fatto che «virtuale è reale» e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi
e permanenti nella vita delle persone. Parole O_Stili lavora con le scuole, le università, le imprese,
le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della
comunicazione in Rete, e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità
individuali.
Per maggiori informazioni su Parole O_Stili è possibile visitare il sito web: https://paroleostili.it/

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