Dalla Maker Faire Rome 2015 - BussolaScuola

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giovedì 22 ottobre 2015

Dalla Maker Faire Rome 2015

Dalla Maker Faire Rome 2015

Maker Faire è il più importante spettacolo dell’innovazione al mondo – un evento family-friendly ricco di invenzioni, creatività e inventiva, e una celebrazione della cultura e del movimento #makers. È il luogo dove maker e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte.
Maker Faire Rome è l’edizione europea di Maker Faire si possono trovare invenzioni in campo scientifico e tecnologico (dalle stampanti 3D ai wearables, passando per droni, robot e il digital manifacturing) ma anche nuove forme di arte, spettacolo, artigianato, sperimentazioni sul cibo e attrazioni. Ãˆ un evento per famiglie in cui sia i bambini che gli adulti vengono coinvolti in centinaia di divertenti attività educative e dimostrative. Un modo per imparare a costruire il proprio smartphone, i propri giocattoli, “stampare in 3d” scarpe, gioielli, borse e perfino ravioli commestibili o anche scoprire come rendere domotica la propria casa con pochi e semplici accorgimenti.
L’edizione 2015 ospitata presso gli spazi dell’Università La Sapienza, ha visto più di centomila presenze e una speciale Area espositiva dedicata ai progetti dei ragazzi degli Istituti Tecnici e Professionali provenienti da tutta Italia.
Nella giornata di domenica 18 ottobre mi sono avventurata anch'io tra gli spazi espositivi curiosa di immergermi nel mondo maker con un occhio particolare al settore educational. Nel padiglione dedicato ai progetti delle scuole folla ed interesse per le idee di studenti e insegnanti, idee che si sono concretizzate grazie a luoghi creativi, laboratori del fare, attraverso la tecnologia.
L'IPSIA Corridori (Macerata) mi ha presentato per mezzo di uno dei sui studenti, il comunicatore per ragazzi autistici basato sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), creato per un compagno utilizzando Arduino e una Shield per gestire le tracce audio.
Ma c'erano anche molti altri interessanti progetti tra i quali segnalo:
un SISTEMA ANTI ABBANDONO INVOLONTARIO BAMBINI IN AUTO ITIS "M.GIUA"- CAGLIARI un dispositivo composto da uno o più sensori in grado di rilevare la presenza di un bambino su un seggiolino all’interno di un autoveicolo. Il sensore può essere sistemato sulla seduta o sotto la stessa.
Quando l’unità centrale, un piccolo dispositivo collegato ad una alimentazione del veicolo ad es. integrato nelle dotazioni dell’autoveicolo, oppure connesso alla presa accendisigari dell’auto o ad un connettore elettrico dedicato e integrato nella stessa, rileva lo spegnimento del motore e i sensori comunicano la possibile presenza di un bambino sul seggiolino, la centralina attiva un allarme destinato al conducente e agli altri eventuali occupanti del veicolo, mediante avvisi acustici o luminosi, vocali o una combinazione di questi, per far si che non venga dimenticato il bambino a bordo. L’allarme rimane in funzione grazie ad una alimentazione fornita da un accumulatore supplementare che è indipendente da quello del veicolo. Se in un lasso di tempo successivo allo spegnimento del motore, il sistema rileva che il bambino non si trova più sul seggiolino, allora la centralina si disattiva fino alla successiva accensione dell’auto. Viceversa, se nonostante gli avvisi al conducente il sistema continua a rilevare il bambino sul seggiolino, dopo un tempo prestabilito viene attivato il sistema diffusore ad alta intensità (opzionale) udibile all’esterno (installato ad es. nel vano motore). Questo sistema contiene un diffusore ad alta efficienza e provvede ad allertare i passanti sull’eventuale dimenticanza di uno o più bambini a bordo. Il sistema può opzionalmente essere dotato di un modulo GSM il quale provvederà ad inviare uno o più SMS a dei numeri prestabiliti con la possibilità di farli precedere da un certo numero di squilli.
DALLA SOFFITTA AL LABORATORIO I.I.S. "C. ROSATELLI" DI RIETI un restyling di vecchi giocattoli dal punto di vista tecnologico.


la CHITARRA ROBOT I.T.T. "G.MARCONI" CAMPOBASSO un dispositivo, un robot in grado di suonare la chitarra acustica in modo completamente automatizzato.

la LAMPADA COLOUR SOUND LIGHT IIS PACINOTTI-ARCHIMEDE - ROMA una lampada da scrivania con led e possibilità di regolare colore e luminosità tramite telecomando e smartphone. Due casse che riproducono la musica direttamente dallo smartphone, con cavo o inserendo una microSD.
VALLAURI AIR HOCKEY ROBOT VALLAURI A.H.R. TEAM un tavolo da gioco del tipo Air Hockey dotato di un avversario robot con cui si può giocare a livelli diversi di difficoltà. Basato su un progetto open source che utilizza come principali componenti parti di una stampante 3D.
VISIONARY BALANCE una semplice bilancia per tenere in equilibrio una pallina con la “forza della vista” della telecamera posta a una estremità. ITS AEROSPAZIO/MECCATRONICA SEDE LOCALE DI FOSSANO.
Ho poi potuto seguire un interessante talk "EDU-M@KERS: CHI È UN MAKER DELL'EDUCAZIONE?" condotto da PAOLA LISIMBERTI (insegnante di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico “Pepe” di Ostuni, progettazione per i finanziamenti PON FSE e FESR, consigliere di orientamento, formatore del registro elettronico, responsabile delle tecnologie, videomaker) e DOMENICO APRILE (insegnante di informatica negli Istituti Secondari di Secondo Grado, innovatore della scuola che da circa due anni si interessa del fenomeno dei "makers", introducendo a scuola lo studio della robotica educativa, attraverso l’uso di piattaforme di prototipazione rapida - Arduino - e di altri sistemi robotici -Lego Mindstorm EV3-, svolgendo il ruolo di esperto esterno in progetti di formazione; entrambi DigitalChampion e Masterprof).

Essi ci hanno introdotto alla figura del maker educativo: "un maker dell’educazione fa innovazione nella didattica e attiva un sistema nel quale apprendere non è più il risultato di un rapporto privato tra docente e discente, ma un’esperienza di comunità. In questo nuovo sistema di insegnamento/apprendimento laterale, il docente-maker fa in modo che all’aula tradizionale si affianchi un ambiente di apprendimento virtuale, dove si dilata il tempo di lavoro. Così, l’apprendimento si trasforma da autoritario a distribuito e collaborativo all’interno di una comunità in cui tutti si mettono in gioco, sostituendo alla verticalità l’orizzontalità dei ruoli".


Gli stand affollati dai bambini che partecipavano a giochi, gare e attività mi hanno fatto concludere una giornata ricca, stimolante e rigenerante per un insegnante. Al prossimo anno!

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