Una lezione cooperativa - BussolaScuola

Di ultima pubblicazione

venerdì 9 ottobre 2015

Una lezione cooperativa

Una lezione cooperativa

Quando si parla di CL ci si riferisce prima ancora che a uno specifico metodo di insegnamento/apprendimento a un vasto movimento che, pur partendo da prospettive teoriche diverse, applica particolari tecniche di cooperazione nell’apprendimento in classe. Il Cooperative Learning è un metodo di insegnamento/apprendimento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti.
Una lezione cooperativa permette di migliorare il clima emotivo e il rendimento dell'intera classe.
Perché si parli di Cooperative Learning è necessaria in genere la presenza di alcune caratteristiche specifiche e fondamentali, prima fra tutti la struttura eterogenea dei gruppi in relazioni sia alle caratteristiche personali che alle abilità dei suoi membri. Le caratteristiche specifiche del Cooperative Learning:
  1.  interdipendenza positiva: interdipendenza di risorse e di materiali, interdipendenza di ruoli (leadership condivisa), interdipendenza di valutazione, interdipendenza dell’avversario, interdipendenza di identità, interdipendenza di celebrazione, interdipendenza di scopo.
  2.  interazione costruttiva diretta faccia a faccia,
  3.  responsabilità individuale e di gruppo,
  4.  insegnamento e uso di competenze sociali,
  5.  revisione e controllo dell’attività e valutazione individuale e di gruppo.
(Per approfondire le voci citate precedentemente accedi al dodumento MANUALE DOCENTI.pdf)
Molto del successo di una lezione cooperativa però si gioca nel momento progettuale, cioè nella fase in cui l’insegnante si prefigura quanto avverrà in classe e assume tutte le decisioni opportune per costruire situazioni di apprendimento cognitivamente significative e fortemente motivanti per gli alunni.

Il testo della Erikson  Apprendimento cooperativo in classe - Erickson 
http://www.convegni.erickson.it/qualitaintegrazione2015/apprendimento-cooperativo/
Spiega che "l’insegnante prende una serie di decisioni preliminari, spiega agli studenti il compito e l’impostazione cooperativa della lezione, conduce la lezione e valuta i risultati.
 Più specificamente, l’insegnante per ogni lezione:
  1. Prende decisioni preliminari
  • definisce gli obiettivi,
  • stabilisce le dimensioni dei gruppi,
  • sceglie un metodo per formare i gruppi,
  • assegna i ruoli,
  • prepara l’aula,
  • organizza i materiali di cui gli studenti hanno bisogno per svolgere i compiti assegnati.
  1. Spiega il compito e l’approccio cooperativo
  • spiega la consegna agli studenti,
  • spiega i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo,
  • struttura l’interdipendenza positiva,
  • evidenzia la responsabilità individuale,
  • spiega i comportamenti da tenere durante la lezione.
  1. Controlla e interviene
  • controlla ogni gruppo di apprendimento,
  •  (se necessario) interviene per migliorare il lavoro sul compito e quello di gruppo,
  • conclude la lezione.
  1. Verifica e valuta
  • valuta la quantità e la qualità dei risultati,
  • si assicura che gli studenti verifichino attentamente l’effettiva resa del loro gruppo di apprendimento,
  • incarica gli studenti stessi di discutere le possibilità di miglioramento,
  • incoraggia gli studenti a festeggiare il lavoro svolto". 
Un esempio di scheda di lezione cooperativa
http://www.terzonocera.gov.it/sites/default/files/old_site/area_docenti/anno_2009_10/scheda_lezione.pdf
Tutte le fasi progettuali in una tabella presentata da
http://memoesperienze.comune.modena.it/appr_cooperativo/pages/progettare/criteri.htm

  1. TRAGUARDO DI COMPETENZA
  • Mi chiarisco l’ambito di competenza che intendo sviluppare.
  1. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
    E PROCESSI
  • Ragiono sull’articolarsi della competenza: quali abilità la costituiscono?
  • Definisco  quali  specifiche abilità voglio allenare nelle attività che sto progettando.
  1. CONTENUTO O ARGOMENTO
  • Scelgo il contenuto specifico che intendo proporre.
  1. FASI DELLA SEQUENZA DI LAVORO
  • Modello le fasi di lavoro sulla sequenza dei processi.
  • Alterno momenti frontali, collettivi, lavoro individuale, di coppia, di piccolo gruppo, …
  1. STRUTTURE   COOPERATIVE
  • Per ogni fase scelgo la struttura cooperative più funzionale  allo  scopo.
  • Faccio mente locale sulle strutture che i ragazzi già padroneggiano. Quale/i nuove strutture potrei introdurre?
  1. COSTITUZIONE DEI GRUPPI:
GRANDEZZA E
CRITERIDI FORMAZIONEDI COPPIE E GRUPPI
  • Stabilisco quanti membri per gruppo in base alle strutture scelte, alla tipologia dei materiali, alle caratteristiche della classe, …
    La numerosità può variare nelle diverse fasi, ad es.: prima in coppia, poi in 4.
  • Stabilisco che tipo di gruppo voglio formare: eterogeneo, omogeneo, …
  • Stabilisco come formare i gruppi: modalità casuale, formazione dell’insegnante, sociogramma, …
    Stabilisco altri dettagli organizzativi utili.
    È il caso di pensare ad una attività preventiva di costruzione della coesione del gruppo?
  1. OBIETTIVI DI COMPETENZA SOCIALE E MODALITÀ DI INSEGNAMENTO
  • Decido quale/i abilità sociali saranno focalizzate nel percorso:
    Quali abilità sociali sono  richieste nella specifica attività progettata?
    Quali di queste gli  alunni di questa classe sanno già praticare?
    Quali hanno bisogno di una fase di insegnamento esplicito? Come le insegnerò?
  1. CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
  • Definisco i criteri di apprezzamento di un prodotto o di una prestazione: “Quando dirò che un lavoro è un “buon lavoro”? (rubrica di valutazione?)
  • Stabilisco le modalità in cui condurrò la valutazione: che tipo di dimostrazione dell’avvenuto apprendimento richiederò?
  • E rispetto alla pratica di abilità sociali, come valuterò?
    Prevedo l’utilizzo di strumenti quali chek list, schede strutturate di osservazione, …?
  • Prevedo momenti di supervisione reciproca tra alunni per migliorare la prestazione?
  • Come condividere con gli alunni i criteri di valutazione?
    È ipotizzabile una co-generazione dei criteri?
  • E ancora: penso di utilizzare qualche strategia per l’interdipendenza di valutazione, ad esempio punteggio di miglioramento, punteggio ponderato, incentivi di gruppo, …
  1. REVISIONE
  • Penso come organizzare un momento di riflessione dei gruppi sulla attività svolta e sul funzionamento del gruppo.     Che tipo di stimoli proporrò?Domande? Check-list? Termometro di classe? Metafore?
  • Come gestirò questa fase?

  1. MATERIALI
  • Che cosa occorre per la realizzazione delle attività?
  • Elenco tutto ciò che servirà a me come insegnante, tutti i materiali di  lavoro da predisporre e ciò che gli alunni dovranno avere a disposizione per la buona riuscita dell’attività.
  1. TEMPI E SPAZI
  • Quanto tempo è prevedibile per l’intero percorso? E per ciascuna fase?
  • Come organizzerò la disposizione dei posti e dei banchi? Ho bisogno di spazi particolari?


Vi sono numerose variazioni e diversi approcci al cooperative learning. I più conosciuti sono:
  1. Learning Together
  2. Structural Approach
  3. Group Investigation
  4. Student Team Learning
  5. Complex Instructions
  6. Communities of Learners
  7. Apprendistato cognitivo

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