Compiti di realtà e progetti multidisciplinari - BussolaScuola

Di ultima pubblicazione

martedì 27 settembre 2016

Compiti di realtà e progetti multidisciplinari

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I compiti di realtà

Il sito della Zanichelli presenta un articolo in cui partendo dalla definizione di competenza analizza il compito di realtà citando le Linee Guida e stila un elenco di caratteristiche in esso rintracciabili.
Compito di realtà: «una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante» (Linee guida).
I compiti di realtà mirano a superare il divario esistente nell’utilizzo del sapere tra contesti scolastici e contesti reali, rimanendo però strettamente integrati nel curricolo. Essi devono essere reali e autentici ossia non far riferimento a situazioni reali, ma calarsi nel contesto di vita del bambino.
Con i compiti di realtà lo studente esercita autonomia e responsabilità: si mobilita per costruire il suo sapere; è chiamato a selezionare, a scegliere e a decidere; è tenuto a rispondere delle sue decisioni e delle conseguenze che ne derivano.
I progetti multidisciplinari sono compiti di realtà più complessi che coinvolgono più materie e possono durare settimane o mesi.
Progetto multidisciplinare: «percorso di realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità. I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze» (Linee guida).
Le prove, da sole, non permettono di valutare la competenza, ma possono supportarla.
Nei compiti autentici è opportuno inserire anche delle prove al fine di corroborare le valutazioni.
Leggete l’interessante articolo al seguente link  Fonte http://online.scuola.zanichelli.it/

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