L’evento “Cfc – Climbing for Climate” - BussolaScuola

Di ultima pubblicazione

lunedì 22 luglio 2019

L’evento “Cfc – Climbing for Climate”


L’evento “Cfc – Climbing for Climate”

Venerdì 19 luglio la Rete delle Università sostenibili, il Club alpino italiano e il Comitato glaciologico italiano si sono dati appuntamento a quota 3.000 metri sul ghiacciaio dell’Adamello, per firmare un documento in difesa del clima: la “Carta dell’Adamello”. Un luogo scelto come simbolo del cambiamento climatico, che negli ultimi 15 anni ha mostrato una riduzione nello spessore del ghiaccio di ben 24 metri, equivalenti a 1.440 millimetri d’acqua persi annualmente.

L'iniziativa si chiama "CFC – Climbing For Climate" e il 19 luglio ha portato rettori, prorettori e delegati delle università italiane ad arrampicarsi a tremila metri di quota sul ghiacciaio dell’Adamello per esprimere, apponendo la propria firma sulla Carta, l’impegno delle università italiane nella lotta al cambiamento climatico. I docenti sono saliti armati di piccozza e ramponi.


“La salita al ghiacciaio dell’Adamello è il simbolo dell’urgenza di azioni mirate alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico – ha dichiarato il rettore della statale di Brescia Maurizio Tira – L’acronimo della salita sul Ghiacciaio dell’Adamello “Cfc Climbing for climate” vuole essere anzitutto un segno di speranza. È tratto infatti dall’accordo del protocollo di Montreal (1987) sulla riduzione dei CloroFluoroCarburi (CFC) con il quale la comunità mondiale fu in grado di impegnarsi concretamente e in maniera coordinata per contrastare il cosiddetto buco nell’ozono”.

Per effetto dell'aumento delle concentrazioni di gas climalteranti nell'atmosfera, secondo i modelli matematici sviluppati dall’Università degli Studi di Brescia, i rilievi glaciologici e le proiezioni dei modelli climatici, il ghiacciaio dell’Adamello scomparirà entro la fine del secolo.
La Carta dell'Adamello firmata il 19 luglio 2019 sul ghiacciaio

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